Poi

Poi capitano giornate come queste. Giornate in cui vedi qualcuno lottare contro misteriose creature multiformi, esseri spaventosi, il respiro che si frange a ogni istante, il nemico che ti alita sul collo, l'ansia che ti distrae, che ti toglie le parole per consegnarle a un flusso indistinto. Poi capitano giornate come oggi quando, dentro al ronzio di un ventilatore, nel caldo di una mattina alimentata da video proiettori, computer, pagine di powerpoint, tra le chiacchiere distratte di vite che scorrono senza troppi scossoni, qualcuno affronta il mostro, lo guarda negli occhi. Non c'è nessun coraggio, nessuna volontà, solo un irriducibile desiderio di vita, oltre. Capitano giornate come queste in cui senti che qualcuno si aggancia a quel flusso di vita, un aggancio fortuito, magari faticoso, certamente provvisorio. Eppure riuscito. Capitano giornate come queste.

Commenti

  1. il pavimento era bagnato ma noncurante mi diressi lentamente, come avvolto da un pastoso calore verso l'interruttore generale, perplesso per le conseguenze di quel gesto, restai li ad osservare i tutti quei bottoni, immaginando il mondo dietro una scatola di plastica, con quei bellissimi fili colorati, riaccendono in me il ricordo di una vecchia nonna al filatoio. Il legno disegnato da quei piccoli insetti, il piede di una potenziale batterista saltella con un'invidiabile costanza... capitano momenti come questi

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