Paul Farley I

Leggi di Gravità



Ho trovato una guida al porto che conosceva
così bene – le scogliere ricoperte di guano,
i segnatempo, la vista sul fiume dall’alto
di fumaioli di nave, barche per il carbone e draghe.
Mi diede un appiglio – come si sentiva
un centinaio di pioli sopra a una strada anni cinquanta,
e se, essendo così in alto, rimuginasse
il suicidio o confondesse i suoi piedi
sui passi del ballo della notte precedente, ricordo fresco.
Sta tutto qui annotato sui margini del libro mastro:
come piombava su dalle scale buie nel letto
sprofondando a dormire dritto in Australia;
e ogni sera diceva una preghiera perché piovesse
per evitare un primo turno post sbornia.
Le date in cui ha annotato camoscio ghiacciato teso
nel secchio. Quando lasciava la terra
prevaleva una nuova motivazione
prendeva a funzionare un nuovo insieme di regole:
come i muezzin ascendono il minareto
per chiamare i fedeli di una città alla preghiera.
Fai un gradino alla volta. Non guardare mai in basso.
Aveva visto i più duri bloccarsi a mezza strada,
il dietro delle loro tute diventare marrone.
Di regola, scrive, la tua percezione delle angolazioni
diventa più acuta con l’altezza. Un diagramma
abbozzato mostra un corpo che cade attraverso un triangolo
nel caso si sbagliasse il calcolo di un solo grammo.
Qualche volta, con i sensi ancora annebbiati dall’alcool,
lasciava cadere il tergivetro, lo osservava precipitare a terra
e si attaccava alla dura ipotenusa
di quanto aveva costruito con tutto ciò di cui era capace.
Sembra che gli piacesse lavorare in quell’ora in cui
il sole basso afferrava il vetro e alzava la posta
su ogni antenna, canna fumaria, torre di raffreddamento
e indorava le mansarde, la città di tetti e baracche,
quando ogni cosa era piena di se stessa,
e per qualche tempo anche le placche in latino
si accendevano del bagliore della ricchezza dissipata.
In momenti come questi vedo ciò che manca al mondo,
la luce del cielo su quanto abbiamo prodotto
qui alcune parole smarrite perché la biro perdeva
poi nuvole di uccelli scuri si raggruppano per appollaiarsi.
Ci sono debiti e creditori segnati in rosso
e alcune descrizioni delle cose che vide
oltre il vetro – un ufficio duramente illuminato,
una stanza di visi su qualche piano svanito
isolato e assoluto come una regola prefissata.

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