Non a capo III / A mio padre

Di te ho conservato la "i" allungata con uno scarto, un vezzo alla fine della firma. S'appiglia al vuoto bianco del foglio che la circonda; talora trafigge come lancia la riga nera sotto la dicitura IL RICHIEDENTE. Di te ho conservato un guizzo d'occhi verdi e dissonanze a pioggia su di noi, intenti ai nostri giochi di bambini.

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