Di recente

Di recente ho visto "Bright Star", il film della Campion sulla storia d'amore tra John Keats e Fanny Brawne. Dal punto di visto "visuale" il film è bellissimo, la Campion conferma la sua abilità nella costruzione di immagini poetiche senza per questo cadere nell'eccesso o nel gioco di rimandi facile facile. L'attore che interpreta Keats è molto bravo. I però: se non si è conoscenza della biografia del poeta inglese ci si porta a casa poco. I dialoghi: idem come prima, le parole di Keats sono quasi tutte citazioni prese dalle sue lettere; da una parte rendono il film credibile, dall'altra l'appesantiscono e tolgono un po' di spontaneità.
Di recente ho visto l'episodio della serie della BBC curata da Schama dal titolo "Power of Art" dedicata a Mark Rothko, pittore prediletto da queste parti. Schama che cammina lungo il Tamigi verso la Tate mi ha ricordato i miei diciotto anni quando entrai per la prima volta nella stanza/"cappella" dedicata a Rothko. Stesse sensazioni, espresse con parole molto migliori.
Di recente ho letto questa cosa in una recensione sul numero di Aprile de L'Indice - Marco Dotti "L'originaria ferita della Luce" . Cita e in parte riformula Massimo Recalcati (da me conosciuto per il volume monografico dedicato a Lacan): "Un'opera d'arte non nasce da semplici accumuli di nozioni professionali e di tecniche specialistiche né, tanto meno dalla 'rinuncia mistica a ogni possibilità di trasmissione'. L'arte produce un attraversamento del linguaggio, sino a raggiungere la sua violazione, la sua catastrofe, la sua sovversione intrinseca. Attraverso il linguaggio della forma, l'opera d'arte lambisce quindi una zona limite e oscura del linguaggio, altrimenti deputata al silenzio, aprendosi al rischio di un corpo a corpo vitale e tragico con l'eventualità della sua stessa negazione."
Sono due le parole chiave qui "forma" e dunque espressione, cosa che equivale a dire tempo ma anche catastrofe, corpo a corpo con il limite per carpire anche solo un riverbero di "fuori dal tempo".
Di recente e per fortuna ho trovato il volume che cercavo da tempo sulla gestazione delle tre versioni de L'Amante di Lady Chatterley. Un volume che ha l'odore stantio delle librerie di seconda mano sparse per tutta l'Inghilterra. Che Dio ce le preservi (o, se non lo fa lui, Gordon Brown o Nick Clegg oppure, ma sì, anche David Cameron)

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