the sniper

Torno a snidare la poesia dalla fortificazione in cui si era asserragliata. Me ne sto con la perfidia e il ghigno del cecchino appollaiato sul tetto, il mirino fisso sull'unica fessura libera che ho individuato e da cui può comparire inaspettatamente. E appena ne intravedo la sagoma, la faccio fuori con un colpo decisivo. Non dormo da giorni ma ho abbondanti scorte di caffè. A portata di mano una tanica d'acqua e cibo in scatola. Di qui non mi muovo.

Commenti

Post più popolari