Siamo ombre

Un piccolo incrocio in una delle stradine del centro. Guardo rapidamente a destra, devo dare la precedenza, poi un'occhiata rapida a sinistra, ma quella via è a senso unico, schioccano le sinapsi, con l'angolo della retina registro la presenza di qualcuno che cammina da quella parte, cammina, non attraversa, registra il cervello, procedo lentamente, lascio scorrere l'auto in seconda, torno a guardare avanti verso il parabrezza e la figura in movimento ha ora i contorni definiti di una donna, abbondante sovrappeso, lo sguardo come in un quadro manierista tra lo sdegno e il terrore, appoggia una mano sul mio cofano, tocco il freno e sono immobile, la signora non viene nemmeno sfiorata, non c'è contatto, tra i nostri sguardi sì, però. Rifaccio il calcolo velocemente: penso, pensa in fretta, occhiata a destra, via libera, occhiata a sinistra figura che cammina in assenza di marciapiede, nel tempo intercorso tra l'inquadratura delle due prospettive la donna è avanzata e il muso dell'auto pure con traiettoria analoga, il vertice nella medesima direzione, la signora sbotta, non pare molto lucida, io abbozzo, non chiedo subito scusa come dovrei, sono in palese torto, prevale in me la ragione a ogni costo, poi mi riprendo ma non scendo dall'auto, in fondo non è successo nulla, la signora sbraita di auto e gente che va a piedi, si è spaventata, non si è fatta nulla, non è successo nulla, somma di coincidenze, una paio di metri più avanti e finiva sotto. Non è successo nulla, la somma di due coincidenze non ha prodotto danni, la simulazione di un danno sì, la prova finale senza la prima. Lascio un po' sbalordito dall'incapacità di rinunciare all'io, anche se solo per qualche frazione di secondo, non riuscire a rinunciare al potere che la voce più forte spesso determina, dal desiderio umano, troppo umano, di coincidere con una sostanza e un presente in grado di determnare il tempo, consumare spazio, smuovere aria. Sono un'ombra, occorre non dimenticarlo, un'ombra al volante.

Commenti

  1. Parole che densificano le emozioni, talmente tanto da stringerle come un fazzoletto in pugno finchè tutto volga al termine. Se TU potessi dovresti rendere il tutto a tutti e noi te ne saremo grati.

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